Dalla collaborazione tra Regione Lombardia, Fondazione Cariplo e Unioncamere Lombardia, con il supporto di Cariplo Factory, nasce il progetto InnovaMusei, frutto di un accordo sottoscritto dalle parti, reso possibile dalle comuni intenzioni di supportare le istituzioni culturali territoriali – musei ed ecomusei riconosciuti – e alle imprese culturali e creative (ICC).
Sono 15 le Imprese Culturali e Creative selezionate, tra 121 candidature pervenute, che parteciperanno al percorso di potenziamento imprenditoriale da maggio a giugno 2021, finalizzato a consolidare l’offerta di prodotti e servizi delle ICC, allineandola alle necessità effettive dei musei ed ecomusei lombardi aderenti all’Iniziativa.
Nell’ambito del progetto Artoo-l’arte raccontata dai bambini di Alchemilla Cooperativa Sociale in collaborazione con Civico Museo Archeologico di Angera, Civico Museo Archeologico di Varese e AerariumChain di WEREA S.r.l. abbiamo eseguito la scansione e stampa 3D dell’Altare delle Matrone.
Rinvenuto ad Angera nel 1909 e oggi conservato al Civico Museo Archeologico di Varese, l’altare è stato duplicato e la stampa è stata rielaborata manualmente per accrescere il più possibile il grado di somiglianza con l’originale e verrà esposta al Museo Civico della città da cui proviene.
Altare delle Matrone
È il 25 aprile del 1909 quando durante alcuni scavi nell’oratorio adiacente la chiesa di Sant’Alessandro, Sisinnio e Maririo, ad Angera viene rinvenuto un altare di marmo rosa di Candoglia delle dimensioni di 98 x 62 x 45 cm, reimpiegato per le fondamenta di una struttura medievale.
Nonostante le condizioni frammentarie sul lato destro è possibile riconoscere la decorazione e una parziale iscrizione: una dedica alle Matrone da parte di un personaggio di cui conosciamo il prenomen Sex(tus).
Nell’immagine: il lato opposto all’iscrizione scolpito a rilievo. Quattro figure si tengono per mano incrociando le braccia, come in una danza. Indossano lunghe tuniche e portano i capelli legati in una crocchia o coda bassa.
la scansione 3d e la stampa
Per ottenere la riproduzione dell’altare siamo partiti da una scansione fotogrammetrica a camera libera del reperto. La fotogrammetria tridimensionale è una soluzione rapida e estremamente efficace in questi casi: per ogni scatto una macchina fotografica impressiona dai 12 ai 50-60 milioni di pixel, permettendo un’acquisizione ad alta definizione, che incorpora anche informazioni spaziali.
Il modello 3D elaborato digitalemente è stato stampato utilizzando una stampante 3D a filamento con materiale plastico PLA.
LA RIELABORAZIONE manuale
La stampa 3D ottenuta viene eleborata manualmente per accrescere il più possibile il grado di fedeltà rispetto all’originale, nella sua forma, colore e texture. Dopo aver scartavetrato, stuccato e rifinito la stampa, viene dipinta con colori a tempera, a copia dell’originale e finita con vernice trasparente opacizzante.
il nuovo allestimento
Il 30 settembre è stato inaugurato il presso il Civico Museo Archeologico di Angera il nuovo allestimento che prevede l’esposizione della nostra replica tattile dell’Altare delle Matrone.
Foto dall’inaugurazione: Barbara Cermesoni, Francesca Gentile, Elisa Rota, il Sindaco Alessandro Paladini Molgora, l’Assessore alla Cultura Valeria Baietti, Valentina Dezza e Anna Bernardoni.
crediti: Civici Musei di Angera