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Progetto Europeo ERC – Venice’s Nissology

Venice's Nissology. Reframing the Lagoon City as an Archipelago: A Model for Spatial and Temporal Urban Analysis (16th-21st centuries)

VeNiss – Grant agreement ID: 101040474
DOI – 10.3030/101040474
Funded under – European Research Council (ERC)

Nel rileggere l’arcipelago veneziano in chiave di grande frangia urbana della città, la ricerca Venice’s Nissology – condotta dal Dipartimento dei Beni Culturali dell’Università degli Studi di Padova (DBC) in partnership con I Tatti (The Harvard University Center for Italian Renaissance Studies) e il Dipartimento di Architettura dell’Università degli Studi di Firenze (DIDA) – si propone di rivalutare i siti lagunari come un tessuto connettivo fondamentale per le pratiche urbane cittadine e di riscoprirne il ruolo di pedine nella scacchiera geografica, sociopolitica e  amministrativa della Serenissima.

Per questo progetto abbiamo realizzato una serie di scansioni da drone aereo e subacqueo, a supporto della fase di digitalizzazione 3D delle isole dell’arcipelago di Venezia.

Nella tradizione storica Venezia è città priva di mura e porte e quindi di periferie. Il progetto ERC VeNiss vuole scardinare questo paradigma per indagare i rapporti urbani, politici e culturali che legano la capitale marciana all’arcipelago lagunare visualizzandoli in una mappa online 3D e interattiva a uso di studiosi, ricercatori e del grande pubblico. L’infrastruttura semantica consente un viaggio nel tempo e nello spazio per scoprire le vicende stratificate delle oltre sessanta isole “domestiche” che punteggiano la laguna veneziana attraverso ricostruzioni digitali 2D e 3D georiferite e integrate con la documentazione di ricerca e i risultati delle nuove attività di rilevamento digitale.

Immmagine di copertina: Egnazio Danti (1536-1586), Venezia, 1581 (Città del Vaticano, Musei Vaticani, Galleria delle Carte Geografiche)

Sito Ufficiale CORDIS – EU (Fact Sheet)

Work in progress...

EVENTI PUBBLICI

PRESENTAZIONE DEL PROGETTO

CICLO DI SEMINARI
Terre “disgiunte dal continente”

Giornate Europee dell’Archeologia 2023

Progetto Europeo Prometheus – aggiornamento Ottobre

Nell’ambito del progetto di ricerca europea Prometheus, dal 14 al 21 ottobre 2022 abbiamo svolto la prima scansione delle fortificazioni sulla Via delle Fortezze a Danzica, Polonia.

L’obiettivo di PROMETHEUS è quello di attuare un’azione interdisciplinare per la documentazione e la catalogazione delle informazioni sui beni architettonici, stimolando la formazione dei ricercatori sul valore costruttivo e storico dei Percorsi dei Beni Culturali.

La ricerca svilupperà metodologie innovative di digitalizzazione dell’architettura con l’integrazione di dati multidisciplinari e modelli informativi prodotti da figure specializzate in grado di operare sui beni del patrimonio.

Una prima azione come caso studio pilota, praticata sui monumenti presenti nel percorso di Upper Kama (Russia), è finalizzata alla definizione una “Charta”, per permetterne la replicabilità. La rete di ricercatori dei diversi settori coinvolti favorisce l’ampliamento culturale e tematico necessario per sviluppare e mostrare le competenze che il mercato richiede.

Il progetto di ricerca svilupperà un Sistema Informativo 3D, multidisciplinare e implementabile, che rappresenti la fase propedeutica alla gestione, manutenzione e valorizzazione degli Itinerari dei Beni Culturali presso i comitati e le amministrazioni europee. Il sistema, per essere ampiamente applicabile, sarà a basso costo e facile da replicare, e ottimizzerà un canale innovativo di cooperazione tra ricercatori e professionisti attraverso l’uso di Protocolli Collaborativi BIM.

Scopri di più sul progetto prometheus

STUDIO PILOTA: UPPER KAMA

Lo studio comparativo dei siti mette in luce coerenza stilistica e forme e temi unitari tra il barocco moscovita e le influenze europee. I siti monumentali sono caratterizzati da architetture religiose simboliche e isolate, caratterizzate dall’uniformità stilistica degli elementi decorativi in ​​laterizio.

Il patrimonio architettonico di Upper Kama deriva da uno sviluppo culturale localizzato contenuto in una cornice storica ben definita, così come le influenze europee nei caratteri costruttivi e stilistici, diffuse attraverso scambi culturali lungo le rotte commerciali.

Un Percorso Culturale unico, per sviluppare pratiche di documentazione e digitalizzazione unificate finalizzate alla gestione amministrativa e alle pratiche di conservazione.

PRESENTAZIONE DEL PROGETTO

Esposizione e presentazione del progetto sul sistema di fortificazione medievale e della fortificazione ad anello della città.

Il nostro studio sulla città si è servito a posteriori di ricerche d’archivio e, successivamente di scansioni fotogrammetrie e laser scanner applicate ai monumenti. Ciò ha permesso la realizzazione di designi in 2D e di modelli tridimensionali.

Quest’ultimi sono stati utilizzati nel sistema GIS.

Palmanova (UD) – Video promozionale









In collaborazione con il Comune di Palmanova e con il supporto tecnico di Effetto Farfalla s.r.l. abbiamo realizzato un video promozionale dell’evento Palma alle armi – 1809 L’assedio con ripresa da terra, con GoPro e da drone.



Palmanova, nel territorio sud-orientale del Friuli-Venezia Giulia, è uno dei più importanti modelli di architettura militare in età moderna, unico esempio di città di fondazione ancora intatta nella propria forma di stella a nove punte. Mirabile esempio di architettura militare rinascimentale, è composta da tre possenti linee difensive, difesa da nove imponenti bastioni e accessibile da tre porte monumentali, Aquileia, Udine, Cividale.

Palma, così era chiamata all’epoca della sua fondazione, baluardo di un’urbanistica geometricamente perfetta, fu edificata a partire dal 1593 dai Veneziani per rafforzare le difese sul territorio friulano contro le scorrerie dei Turchi e le mire espansionistiche degli Asburgo. Cessato il potere della Serenissima, nel 1797, il possesso fu conteso da Austriaci e Francesi sino al 1866, anno in cui fu annessa al Regno d’Italia.





Porta Udine

Bastione e fossato

Lunetta Napoleonica


La prima (1593-1623) e la seconda (1658-1690) cerchia di mura vennero progettate e costruite della Repubblica di Venezia. Durante il periodo veneto la fortezza fu dotata quindi di due cerchie di fortificazioni con cortine, bastioni, baluardi, fossato e rivellini che resero Palmanova impenetrabile per quasi due secoli.

La terza cerchia, la più esterna, venne iniziata dal 1806 per volere di Napoleone Bonaparte, che prese il controllo di Palmanova dopo circa un decennio di dominio austriaco. Al periodo francese risalgono le nove lunette dotate di gallerie sotterranee; la fortezza, nel suo nuovo e definitivo assetto, resistette a due assedi posti dagli Austriaci nel 1809 e nel 1813



Scopri di più sulla Fortezza di Palmanova






Nel 1960 la fortezza di Palmanova viene dichiarata Monumento Nazionale e dal 9 luglio 2017 è entrata a far parte del patrimonio dell’umanità UNESCO, nel sito seriale transnazionale “Opere di difesa veneziane tra XVI e XVII secolo: Stato da Terra-Stato da Mar occidentale”.





VIDEO PROMOZIONALE

Durante l’evento Palma alle armi – 1809 L’assedio sono state effettuate delle riprese di entrambe le giornate con drone e GoPro, per la realizzazione di un video promozionale.



Palma alle armi – 1809 L’assedio

Nei giorni 4 e 5 settembre 2021 siamo stati presenti alla Rievocazione storica Napoleonica organizzata presso l’area del bastione Garzoni e la cortina nei pressi di Porta Cividale di Palmanova.

Palma alle armi – 1809 L’assedio” è il più grande evento rievocativo napoleonico organizzato in Italia e ha visto quest’anno la partecipazione di quasi 500 i rievocatori in abiti e armi storiche, provenienti da Italia ed Europa. Un vero e proprio percorso didattico nell’arte militare del periodo napoleonico, tra moschetti, artiglierie, armi bianche e addestramenti alla scoperta della vita degli ufficiali, della truppa e del cantiniere.

Nel 1809 per la prima volta Palma è cinta d’assedio. “Palma alle Armi 1809 L’Assedio” rievoca questo episodio, quando la fortezza fu bloccata dalle truppe austriache a seguito della ritirata dell’armata franco-italiana verso il Tagliamento e l’Adige. Per un mese, nella primavera di quell’anno, Palma fu bloccata e bombardata fino alla sua liberazione: la fine delle ostilità fu firmata nell’ottobre del 1809.  

Grazie a una precisa ricostruzione è stato allestito un intero accampamento militare, la cucina da campo con la preparazione dei piatti del soldato, la produzione delle cartucce, i doveri dei soldati e i canti dell’epoca.