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Progetto Europeo – Prometheus – Scansioni 3D in Spagna e Polonia

Siamo orgogliosi di annunciare che Metaheritage s.r.l. è ufficialmente parte del progetto di ricerca europeo Prometheus. 

Prometheus si distingue per il suo approccio interdisciplinare, mirato alla raccolta, all’archiviazione e all’analisi di dati digitali legati al patrimonio architettonico. Questo lavoro è finalizzato allo studio, alla valorizzazione e all’integrazione di complessi architettonici di grande rilevanza nei circuiti turistici. Inoltre, funge da banco di prova per valutare le strategie di conservazione a lungo termine di vasti volumi di dati digitali. 

Dopo l’individuazione del primo caso studio lungo il percorso di Upper Kama in Russia e a seguito dello scoppio della guerra in quell’area geografica, il progetto ha subito una fase di rimodulazione che ha individuato come poli di indagine la Gdańsk Fortress Route a Danzica (Polonia) e la Jaime I Route nei pressi di Valencia (Spagna).

Il progetto Prometheus è finanziato nell’ambito del Programma di ricerca e innovazione Horizon 2020 dell’Unione Europea, che facilita la collaborazione tra università e imprese per favorire lo scambio di competenze e conoscenze, con l’obiettivo di avanzare nelle metodologie di documentazione e di conservazione del Patrimonio Culturale europeo.  

L’obiettivo di PROMETHEUS è quello di attuare un’azione interdisciplinare per la documentazione e la catalogazione delle informazioni sui beni architettonici, stimolando la formazione dei ricercatori sul valore costruttivo e storico dei Percorsi dei Beni Culturali.

La ricerca sviluppa metodologie innovative di digitalizzazione dell’architettura con l’integrazione di dati multidisciplinari e modelli informativi prodotti da figure specializzate in grado di operare sui beni del patrimonio.

Una prima azione come caso studio pilota, praticata sui monumenti presenti nel percorso di Upper Kama (Russia), è finalizzata alla definizione una “Charta”, per permetterne la replicabilità. La rete di ricercatori dei diversi settori coinvolti favorisce l’ampliamento culturale e tematico necessario per sviluppare e mostrare le competenze che il mercato richiede.

Il progetto di ricerca intende sviluppare un Sistema Informativo 3D, multidisciplinare e implementabile, che rappresenti la fase propedeutica alla gestione, manutenzione e valorizzazione degli Itinerari dei Beni Culturali presso i comitati e le amministrazioni europee. Il sistema, per essere ampiamente applicabile, è concepito per essere a basso costo e facile da replicare, e intende ottimizzare un canale innovativo di cooperazione tra ricercatori e professionisti attraverso l’uso di Protocolli Collaborativi BIM.

Scopri di più sul progetto Prometheus

studio pilota: upper kama

Lo studio comparativo dei siti mette in luce coerenza stilistica e forme e temi unitari tra il barocco moscovita e le influenze europee. I siti monumentali sono caratterizzati da architetture religiose simboliche e isolate, caratterizzate dall’uniformità stilistica degli elementi decorativi in ​​laterizio.

Il patrimonio architettonico di Upper Kama deriva da uno sviluppo culturale localizzato contenuto in una cornice storica ben definita, così come le influenze europee nei caratteri costruttivi e stilistici, diffuse attraverso scambi culturali lungo le rotte commerciali.

Un Percorso Culturale unico, per sviluppare pratiche di documentazione e digitalizzazione unificate finalizzate alla gestione amministrativa e alle pratiche di conservazione.

La rimodulazione del progetto: Danzica (PL) e Valencia (ES)

Inizialmente, come già evidenziato, il progetto prevedeva come caso di studio la regione della Kama Superiore, in Russia. Tuttavia, con lo scoppio della guerra, è stato riorientato per includere altri rilevanti complessi europei. In particolare modo, il progetto ha incluso, da una parte, la digitalizzazione dell’archivio cartografico della città di Danzica (PL) e il rilievo delle mura del centro storico; dall’altra, il rilievo delle fortezze e luoghi religiosi della via di Jaime I, nell’area di Valencia (ES).

1- DIGITALIZZAZIONE DELL’ARCHIVIO CARTOGRAFICO E RILIEVO DELL’ANTICA ARCHITETTURA MILITARE DEL CONTESTO URBANO 

Danzica (PL)

Danzica, città portuale situata sulla costa del Mar Baltico, ha sempre avuto un legame fondamentale con l’acqua, che ha giocato un ruolo cruciale nelle sue fortificazioni. Sin dal Medioevo, il fiume Vistola e i canali artificiali hanno costituito il cuore del sistema difensivo, creando un paesaggio urbano caratterizzato da isole e quartieri collegati dall’acqua.

Le fortificazioni medievali, risalenti ai secoli X-XIII, sono state sottoposte a numerose trasformazioni e danneggiate durante la II Guerra Mondiale, ma alcune parti del sistema difensivo, come le mura medievali trecentesche e i bastioni, sono ancora visibili.

Per approfondire la comprensione di queste strutture storiche, è stata avviata una ricerca che ha incluso la consultazione di mappe storiche, in gran parte custodite nella Biblioteca dell’Accademia Polacca di Danzica, e la digitalizzazione dei documenti d’archivio.

Nonostante i danni subiti dall’archivio cittadino durante la Seconda Guerra Mondiale, sono sopravvissuti documenti fondamentali per la ricostruzione storica, come:

  • La pianta del 1619 di Cornelius Van den Bosch, che illustra le fortificazioni a bastioni occidentali.
  • Le viste del porto medievale di Zbierski (1964), che integrano la rappresentazione della città medievale con quella rinascimentale.

Questi documenti sono stati digitalizzati utilizzando tecnologie innovative:

1. Fotogrammetria per elementi bidimensionali, con cui si sono ottenute ortofoto ad altissima risoluzione. Attraverso l’uso di algoritmi avanzati, è stato possibile migliorare la qualità delle immagini, rendendo visibili dettagli precedentemente inaccessibili.

2. Tecnologia gigapixel, che ha prodotto immagini piramidali di oltre 700 milioni di pixel, perfettamente nitide anche a livelli di zoom elevati.

L’analisi del sistema difensivo di Danzica ha portato all’individuazione di diverse fasi:

  • Periodo X-XIII secolo: Le prime fortificazioni in legno e terra, costruite dopo l’incorporazione nello stato di Mieszko I e Bolesław il Coraggioso, furono sostituite nel 1295 da nuove strutture autorizzate da Przemysł II.
  • 1343–XVI secolo: Sotto i Cavalieri Teutonici, venne realizzato un sistema di mura in mattoni con fossati, torri e porte, alcune delle quali sopravvivono tutt’oggi. Dal 1482, le fortificazioni furono integrate con bastioni in legno e terra.
  • Periodo rinascimentale e moderno: L’uso della polvere da sparo rese le mura obsolete, trasformandole in elementi funzionali o demolendole.
  • XIX-XX secolo: Le fortificazioni marittime e collinari vennero adattate per scopi militari durante la Seconda Guerra Mondiale.

Oggi, il paesaggio appare frammentato, con molte delle strutture medievali nascoste da infrastrutture moderne o integrate in contesti industriali.

Le operazioni di rilievo, fondamentali per documentare e analizzare il patrimonio urbano di Danzica, hanno utilizzato un approccio integrato basato su:

1. Laser scanning terrestre (TLS) e mobile (MLS), che hanno prodotto dei rilievi 3D (nuvole di punti ad alta densità) delle aree urbane, dai bastioni rinascimentali alle fortificazioni lungo il corso della Vistola.

2. Fotogrammetria da drone, combinata con rilievi GPS, per allineare i dati acquisiti da diverse piattaforme e creazione di modelli tridimensionali, arricchiti da un database di texture, shader e campioni architettonici, utile per il restauro virtuale e la pianificazione edilizia. 

Questi rilievi hanno generato un’enorme quantità di dati, tra cui mappe ortografiche, modelli tridimensionali e dataset di elementi architettonici, tutti integrati in un sistema informativo centralizzato. 

Il progetto ha sviluppato un sistema informativo complesso, strutturato per produrre due principali tipologie di rappresentazioni:

  1. Ripristino del paesaggio attuale: identificazione delle aree da restaurare e creazione di proposte visive dettagliate per il recupero.
  2. Percorso culturale immaginato: utilizzo di mappe e modelli avanzati per delineare nuovi itinerari storico-culturali, con una visione chiara del patrimonio e della sua evoluzione.

Queste rappresentazioni multidimensionali, che includono disegni tecnici, modelli 3D e contenuti multimediali, offrono una visione olistica del patrimonio urbano di Danzica.

In conclusione, il progetto ha creato un’infrastruttura digitale che collega la ricerca storica con le tecnologie più avanzate, rivoluzionando lo studio e la gestione del patrimonio culturale. Attraverso la digitalizzazione, l’analisi e la modellazione tridimensionale, è stato possibile:

  • Documentare e conservare il sistema difensivo della città.
  • Favorire la valorizzazione culturale e turistica.
  • Fornire strumenti innovativi per il restauro e la pianificazione urbana.

Questa combinazione di approcci tradizionali e moderni rappresenta un modello esemplare per la conservazione del patrimonio nell’era digitale.

2- LE CRUZ DE TÈRMINO E LE CRUZ CUBIERTAS

TERRITORIO DI VALENCIA (ES)

Le Cruz de Tèrmino e le Cruz Cubiertas sono monumenti medievali caratteristici del territorio valenciano, emersi durante l’espansione del regno aragonese nel XIII secolo. Introdotti sotto Giacomo I d’Aragona, detto “il Conquistatore”, segnavano simbolicamente la riconquista cristiana dei territori sottratti al dominio musulmano. Questi monumenti servivano come strumenti di legittimazione politica e religiosa, posizionati strategicamente nei pressi di centri urbani e lungo strade per marcare i confini del regno e richiamare i viandanti alla devozione.

Il progetto, realizzato in collaborazione con l’Università Politecnica di Valencia, ha approfondito lo studio architettonico e simbolico di queste croci, evidenziandone il ruolo storico-culturale. Le ricerche si sono concentrate sulle Cruz Cubiertas, strutture più complesse rispetto alle semplici Cruz de Tèrmino, in quanto dotate di una copertura protettiva ed è stata individuata come area di studio quella relativa a Valencia. Il lavoro si è concentrato sulle croci monumentali costruite lungo le strade principali e nei pressi delle città, luoghi che, nel contesto medievale, fungevano da segnalazioni visive del dominio cristiano.

A livello tecnico, sono state impiegate tecniche avanzate di rilievo fotogrammetrico per analizzarne l’evoluzione, la distribuzione e il valore religioso. Lo studio ha prodotto modelli 3D dettagliati, favorendo una nuova comprensione delle loro caratteristiche costruttive e del loro impatto simbolico.

Le attività condotte nel corso del progetto sono state principalmente orientate alla realizzazione di un rilievo fotogrammetrico delle Cruz Cubiertas e alla elaborazione dei modelli.

1. Rilevamento Fotogrammetrico: utilizzando droni e fotocamere di alta qualità, sono stati acquisiti 1.662 scatti per generare modelli tridimensionali accurati delle Cruz Cubiertas. La metodologia prevedeva la copertura completa delle strutture con riprese da diverse angolazioni, incluse quelle aeree, per un’analisi completa.

2. Elaborazione dei Modelli: I dati acquisiti sono stati processati tramite il software Agisoft Metashape Pro, che ha permesso di generare modelli 3D altamente dettagliati delle croci. Sono stati ottenuti dense cloud e mesh che hanno permesso di documentare i dettagli architettonici e scultorei, nonché di confrontare le strutture differenti.

La fotogrammetria è stata scelta come metodologia principale in quanto consentiva di effettuare il rilevamento in tempi relativamente brevi, pur mantenendo una precisione elevata. Questo è stato particolarmente utile in quanto molte delle Cruz Cubiertas si trovano in aree ad alta densità urbana o lungo strade trafficate, dove altre metodologie di rilevamento avrebbero incontrato difficoltà logistiche.

Un altro aspetto importante del progetto è stata la gestione di casi problematici durante i rilievi che ha portato a una lunga fase di post-produzione per correggere e rifinire i modelli 3D, assicurando comunque una rappresentazione precisa della struttura.

In conclusione, il progetto ha confermato l’importanza delle Cruz Cubiertas come simboli di fede e potere politico del regno aragonese. Le scansioni dettagliate non solo valorizzano questi monumenti, ma costituiscono una base per future ricerche, mappature e iniziative di tutela. Una mappatura georeferenziata delle Cruz de Tèrmino e Cruz Cubiertas potrebbe rivelare importanti connessioni tra la viabilità medievale e la diffusione del regno aragonese.

Diffusione dei risultati

Prometheus H2020, Interdisciplinary actions for the documentation and elaboration of an information system on cultural heritage routes, 27 ottobre 2023, Gdansk, Polonia

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Prometheus H2020, Documenting Cultural Heritage Routes through Digital Technologies, The military architecture of Gdansk, 31 marzo 2023, Firenze

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Bursich Daniele; Parrinello Sandro, The “PROMETHEUS” European Project: Gdańsk Fortress Route (Poland), in Proceedings, 2024, 96, 18.

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