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Scansione 3D e Virtual Tour – Progetto M.I.C.C.A.

Progetto M.I.C.C.A.

Incaricati da Studium s.a.s. – Torino, abbiamo realizzato il virtual tour delle gallerie di Pietro Micca, integrando scansioni 3D, le videointerviste e i contenuti multimediali, il volantino ad alta inclusività e l’applicativo per il nuovo totem inserito nella sala principale del museo.

Il nuovo sistema denominato M.I.C.C.A. (Memoria Invisibile della Città e delle Campagne d’Assedio), consentirà di “scendere” in modo virtuale nelle profondità delle gallerie di contromina, oltre il normale percorso di visita ipogeo.

Il sistema M.IC.C.A. è un’iniziativa innovativa che mira alla virtualizzazione delle gallerie storiche del Museo Civico Pietro Micca, così inserendosi nel contesto della valorizzazione del patrimonio culturale e della promozione di nuove tecnologie per l’accesso alla storia.

 M.I.C.C.A. si propone di ricreare un’esperienza immersiva per i visitatori, consentendo loro di esplorare virtualmente le affascinanti gallerie che sono state teatro degli importanti eventi storici occorsi durante l’assedio del 1706. Utilizzando tecnologie all’avanguardia, il progetto intende dunque non solo preservare la memoria storica ma anche renderla accessibile a un pubblico più ampio, compresi coloro che non possono completare fisicamente la visita ipogea. 

Museo Pietro Micca – Torino

Video Interviste

Il progetto raccontato dalla dott.ssa Frida Occelli, Studium s.a.s.

Il museo, descritto dal direttore del museo, col. Ambrogio Zaffaroni

La guida Sergio Verdi illustra la struttura architettonica delle gallerie

 

Entra nelle Gallerie

Accedi al virtual tour all’interno delle gallerie del Museo Pietro Micca

 

Alta inclusività

Il progetto prevede la realizzazione di un volantino ad alta inclusività, che permette di visualizzare in pianta eventuali cambi di luce, oppure la presenza o meno di scale, ed è commentato con caratteri e testo easy to read.

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Percorso tattile – Ceramiche Lenci, Galleria Sabauda, Musei Reali di Torino

Il 23 giugno è stata inaugurata la sezione permanente dedicata alla raccolta di ceramiche Lenci presso il terzo piano della Galleria Sabauda, situata nei Musei Reali. Questa preziosa collezione, stata donata dai coniugi torinesi Giuseppe e Gabriella Ferrero, è composta da 132 ceramiche provenienti dalla storica manifattura torinese fondata nel 1919.

Il nuovo allestimento, realizzato in collaborazione con la Consulta per la Valorizzazione dei Beni Artistici e Culturali di Torino, prevede l’accostamento delle ceramiche originali a riproduzioni da noi realizzate tramite scansione e stampa 3D, in modo tale da poter essere fruibili al tatto per la categoria dei non vedenti.

LA GALLERIA SABAUDA

La storia della Galleria Sabauda, legata alla Casa Savoia, inizia nel XVII secolo, quando il duca Carlo Emanuele II di Savoia iniziò a raccogliere una collezione di opere d’arte per decorare il suo palazzo ducale a Torino, il Palazzo Reale. La collezione, inizialmente destinata a scopi decorativi e di prestigio, acquisì nel corso dei decenni successivi opere d’arte di grande valore artistico. Nel 1832, Vittorio Emanuele II stabilì che la collezione d’arte dei Savoia dovesse essere aperta al pubblico e istituì la Galleria Reale Sabauda nel Palazzo Reale di Torino.

La Galleria Sabauda continuò a crescere nel corso del XIX e del XX secolo, acquisendo opere d’arte di artisti rinomati come Leonardo da Vinci, Raffaello, Tiziano, Rembrandt, Caravaggio, e molti altri. La collezione comprende tuttora una vasta gamma di dipinti, sculture, arazzi, mobili e oggetti d’arte decorativa.

Oggi è considerata uno dei musei d’arte più importanti d’Italia e ospita una delle collezioni più ricche e significative del paese.

MUSEI REALI TORINO, GALLERIA SABAUDA

STORIA DELLA COLLEZIONE LENCI


La storia della collezione Lenci è legata alla celebre casa di produzione di bambole e ceramiche Lenci, fondata a Torino, Italia, nel 1919 da Elena Scavini insieme al marito Enrico Scavini e al loro socio Bruno Lenci.

La casa Lenci divenne famosa per la produzione di bambole di alta qualità e ceramiche artistiche. Le bambole Lenci, prodotte fino agli anni ’40, erano realizzate con grande attenzione ai dettagli e con materiali di alta qualità, come feltro, stoffa, lana e altri tessuti pregiati.

A seguito di difficoltà finanziarie e cambiamenti nel mercato delle bambole, nel 2002 il marchio Lenci fu rilanciato sotto la guida di un nuovo team di designer e produttori, producendo nuove edizioni limitate di bambole Lenci per i collezionisti.

IL NOSTRO INTERVENTO

1 – SCANSIONE 3D

Per ottenere le riproduzioni, siamo partiti da una scansione fotogrammetrica e una scansione scanner 3D eseguite sulle statuette originali direttamente presso la Sede Ferrero. La scansione laser a luce blu, è stata utilizzata per creare modelli tridimensionali morfologicamente super accurati (1-3 micron). La luce blu viene proiettata sull’oggetto, e un sensore rileva la forma e la profondità dell’oggetto in base alla riflessione della luce catturata nuovamente dallo strumento. 

2 – LA STAMPA 3D

I modelli 3D elaborati digitalmente sono stati poi successivamente stampati con l’utilizzo di una stampante 3D a filamento.

Dopo aver carteggiato, stuccato e rifinito le stampe, le repliche sono state dipinte  con una vernice bianca opaca e un fissante traparente.

I modelli possiedono una ruvidità che cambia a seconda della statua originale, col fine di meglio riprodurne le caratteristiche costruttive.

INAUGURAZIONE DELLA MOSTRA

Le copie 3D sono state infine posizionate negli spazi appositi, corredati da pannelli Braille, per la creazione di un percorso tattile (4 tappe), dando la possibilità ai non vedenti di poter “vedere” la mostra.

Musei Reali di Torino – Riproduzioni archeologiche

In occasione del nuovo allestimento della Galleria Archeologica dei Musei Reali di Torino, abbiamo realizzato supporti e riproduzioni accessibili e repliche archeologiche del tutto fedeli a tre opere presentate. Questo nuovo percorso di visita si snoda in dieci sale e raccoglie più di 1000 opere, alcune delle quali mai esposte prima.

“Il patrimonio del Museo di Antichità è stato messo in scena come un affascinante viaggio nel tempo e nello spazio, che ripercorre la nascita delle prime collezioni per poi avventurarsi lungo la Galleria delle Sculture, sulla quale si affacciano le sale riservate alle diverse civiltà, da esplorare liberamente. Il percorso è scientificamente aggiornato secondo gli ultimi risultati degli studi internazionali ed è stato concepito fin dall’inizio secondo il principio del design for all.

crediti Musei Reali – Studio Gonella

Riproduzioni archeologiche

Le riproduzioni archeologiche sono destinate all’esposizione come soluzione per sostituire un reperto durante il periodo di prestito per una mostra o come vero e proprio oggetto prestato per ridurre i rischi legati al trasporto e alla movimentazione, soprattutto nel caso di pezzi che presentano fragilità o un’alta probabilità di danneggiamento. Ci è stato richiesto di realizzare le riproduzioni di tre reperti provenienti dalla collezione archeologica, che si distinguono per il loro grandissimo valore storico e artistico. La testa di una statua di Cleopatra VII, il ritratto scultoreo di Cesare, ritenuto uno dei più somiglianti nei tratti al volto del condottiero romano e il rilievo assiro del re Sargon II, una delle più raffinate rappresentazioni del sovrano.

Testa di Sargon II

Una finissima rappresentazione del sovrano assiro Sargon II (717 – 707 a.C.) di cui si apprezza la cura nella rappresentazione dei dettagli del viso, incorniciato dall’elaborata acconciatura a ciocche e riccioli e dalla lunga barba, e la tipica tiara ​regale troncoconica a puntale, espressioni della regalità del sovrano. Il rilievo si sviluppa in altezza per 88,7 cm per una larghezza massima di 51,2 cm e una profondità di 12,5 cm. 

Testa da statua di Cleopatra

La testa proviene da una statua della sovrana Tolemaica datata alla seconda metà del I secolo a.C. Realizzata in marmo di Thasos, è testimonianza di quei secoli di grandi scambi culturali fra tradizioni locali, Oriente e Occidente, che, da Alessandro Magno in poi, viene detta koiné culturale (termine che definisce la diffusione e commistione di linguaggi artistici e letterari di forte matrice greca in un’area del Mediterraneo sempre più vasta). La testa ha le dimensioni di 31 cm di altezza, 18, 4 cm di larghezza e una pronfondità di 20,7 cm. 

Ritratto di Cesare

Ritratto proveniente dal foro di Tusculum, preziosissima testimonianza artistica probabilmente contemporanea a Cesare stesso. La resa molto verosimile di un uomo che sta invecchiando, stempiato e con rughe profonde, potrebbe corrispondere al suo aspetto all’età di 56 anni. Il ritratto è alto 45,5 cm, largo 23,5 cm per una profondità massima di 19,4 cm. 

creazione del modello 3d

Per ottenere le riproduzioni, siamo partiti da una scansione fotogrammetrica a camera libera del reperto. La fotogrammetria tridimensionale è una soluzione rapida e estremamente efficace in questi casi: per ogni scatto una macchina fotografica impressiona dai 12 ai 50-60 milioni di pixel, permettendo un’acquisizione ad alta definizione, che incorpora anche informazioni spaziali.

stampa della riproduzione

La stampa 3D risultante dal modello acquisito con fotogrammetria

Il modello 3D elaborato digitalemente è stato stampato utilizzando una stampante 3D a resina (LFS – Low Force Stereolithography). 

rielaborazione manuale

La stampa 3D ottenuta viene eleborata manualmente per accrescere il più possibile il grado di fedeltà rispetto all’originale, nella sua forma, colore e texture. Dopo aver scartavetrato, stuccato e rifinito la stampa, viene dipinta con colori a tempera, a copia dell’originale e finita con vernice trasparente opacizzante. 

Le stampe potranno essere prestate ai musei che ne faranno richiesta per essere esposte nelle loro sedi al posto delle originali. Questa soluzione è stata adottata per ridurre i rischi legati al trasporto e alla movimentazione di reperti unici nel loro genere, testimonianze tanto preziose quanto fragili.

Testa di Sargon: l’originale a confronto con la replica archeologica

ULTIMI AGGIORNAMENTI

Dal 19 febbraio 2022 apre al pubblico la Galleria Archeologica, un’inedita sezione dedicata alle civiltà del Mediterraneo antico, dove sono custoditi reperti di rara bellezza e di inestimabile valore storico.

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